Giovanni Paoloni (Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL)
Nel 1908 Orso Mario Corbino in organico all’Università di Messina, fu ‘temporaneamente’ chiamato a Roma. Vi sarebbe rimasto fino al 1937, anno in cui la sua morte improvvisa privò l’attività di Fermi, e del gruppo che nel frattempo si era costituito intorno a lui, di un’importante copertura accademica.
Corbino era una personalità multiforme, dotato di grandi abilità non solo scientifiche ma anche politico-accademiche. Fu la sua collaborazione col fisico matematico Vito Volterra a portare alla creazione della cattedra di Fisica teorica su cui Fermi sarebbe stato chiamato dopo essere entrato in ‘terna’ (secondo il funzionamento dei concorsi all’epoca).
L’arco di tempo in cui il ‘gruppo Fermi’ operò al completo fu in realtà assai più breve di quanto in genere si pensa quando si evocano i ‘ragazzi di Via Panisperna’. Corbino fu il regista di una fase difficile, e la sua influenza segnò il contesto istituzionale e il futuro dell’Istituto di Fisica dell’Università di Roma, anche dopo la sua morte.
Nell’intervento verranno descritti i diversi ruoli che Corbino svolse come personalità tecnica vicina al governo Mussolini, benché mai tesserato del Partito Nazionale Fascista, dei suoi rapporti col mondo degli industriali elettrici, con Guglielmo Marconi e con l’Accademia d’Italia, e del vuoto lasciato dalla sua improvvisa scomparsa.